Malìa viene dall’unione dei nostri nomi, ma è anche un termine italiano per indicare fascino, incanto, forza di seduzione.
Non abbiamo resistito alla malía di Palermo, ci siamo cascate in pieno in un giorno d’estate. E ora sentiamo l’urgenza di raccontare cosa ci ha stregato.
Vogliamo portarti negli angoli più nascosti (ma anche più conosciuti) per farti vivere questa città con lo stupore e la meraviglia di chi la guarda con occhi vergini.
Prima conoscenti, poi colleghe, poi amiche e confidenti e ora conviventi in una casetta nel cuore di Palermo.
Galeotto fu un Team Party sulle colline fiorentine, dove si era riunita tutta l’azienda.
Lavoriamo infatti entrambe nel Digital Marketing, per un’azienda che altro non è che la nostra seconda famiglia: la holding Marketers Company.
Marta si occupa di creazione di contenuti multimediali e strategia, mentre Giulia si dedica alla pubblicità sui social media.
In quell’occasione di festa ci siamo conosciute meglio e abbiamo poi continuato a sentirci durante il lockdown di Marzo.
Ed è stato proprio in quel periodo che abbiamo deciso di accettare la proposta di un amico e collega palermitano:
«Perché quest’estate non venite e lavorare qualche settimana a Palermo, per prendere un po' di aria nuova e godervi anche il mare?»
Detto, fatto. Dopo poche ore avevamo prenotato un appartamento per 35 giorni e un traghetto di sola andata.
In breve tempo l’atmosfera della città ci ha conquistate totalmente.
A pochi giorni dalla partenza, eravamo nel pieno del “mal di Sicilia” e durante una delle ultime serate siciliane abbiamo conosciuto in Vucciria una ragazza che stava cercando due coinquiline.
Ci siamo guardate senza dire niente: il destino stava scegliendo per noi.
Il giorno dopo, per una serie di coincidenze, ci siamo poi trovate una casetta solo per noi due, vista sui tetti palermitani.
Ormai avevamo deciso: Palermo era la nostra nuova casa.
Ed è stato durante il giorno di inaugurazione della casa che abbiamo deciso di aprire il profilo Instagram @maliavibes_, quasi per gioco.
Marta è fatta di caos.
Un vulcano pronto all’esplosione con i suoi vestiti eccentrici, le risate fragorose e la passione per i balli africani.
Mi ricorda un quadro astratto di Kandinskij: sulla sua tela ci sono mille forme diverse che, lontane da qualunque tipo di ordine, riescono comunque a creare un’armonia che ha un qualcosa di musicale.
Emblema assoluto della vita godereccia, Marta ama esprimere la sua passione per il cibo descrivendolo con parole d’amore auliche da fare invidia ai migliori poeti ottocenteschi.
Ho fatto fatica a capirla, i primi tempi: così enigmatica a volte, così limpida altre.
Poi ho realizzato che Giulia è come il mare, che ama così tanto: generosa di emozioni e di affetto, come il mare lo è di pesci per i pescatori.
Grintosa come le tempeste quando vuole battersi per qualcosa a cui tiene.
Un po’ irrequieta, viaggiatrice di pensieri, sempre piena di energie.
È riservata, Giulia: lascia che siano i sorrisi pieni, gli scatti rubati, le parole scritte a parlare per lei.
Il nostro approccio alla vita: sentiamo le vibrazioni della città e di chi la abita e balliamo sul loro ritmo.
Ecco alcuni scatti dei nostri angoli preferiti di Palermo.
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